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(3-5-2): Iezzo; Cannavaro, Maldonado, Savini; Grava, Dalla Bona (dal 47' s.t. Montervino), Gatti, Bogliacino, Rullo (dal 17' s.t. Trotta); Bucchi (dal 27' s.t. Sosa), Calaiò. In panchina: Gianello, Giubilato, Cupi, Pià. All.: Reja. |
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GENOA | (3-4-3): Rubinho; Bega, De Rosa, Criscito; Rossi (dal 30' s.t. Stellini), Coppola, Milanetto, Juric; Adailton (dal 12' s.t. Greco), Di Vaio, Botta (dal 6' s.t. Leon). In panchina: Scarpi, Masiello, Carobbio, Fabiano. All.: Gasperini |
Napoli, 27 gennaio 2007 12° risultato utile consecutivo per la squadra di Reja contro un Genoa che sulla carta mette paura, soprattutto dopo gli acquisti di Marco Di Vaio e Leon, entrambi protagonisti della partita, il primo in negativo in virtù delle ghiotte occasioni sprecate, il secondo in positivo in quanto autore della rete del pareggio attraverso la propria prodezza personale. Squadre attente e guardinghe nella prima e noiosa frazione di gioco, forse un pò timorose benché mai rintanate e rinunciatarie in quanto ad atteggiamento di gioco. Manovra più fluida quella del Genoa, struttura più solida quella del Napoli che in fase difensiva non ha concesso nulla di pericoloso nel primo tempo grazie ad una buona prestazione collettiva della retroguardia azzurra, abile soprattutto nel mettere in fuorigioco gli attaccanti avversari. Maggiori problemi ha incontrato il Napoli nella costruzione della manovra, con tantissimi errori in fase di appoggio e lancio a beneficio delle punte. Positivo lesordio di Rullo sulla sinistra; nonostante sia stato davvero poco servito dai compagni, nel complesso ha sempre ben giocato i palloni che gli sono stati recapitati, in un contesto a dir poco inibente, come il San Paolo gremito da più di 60 mila spettatori; giovane di buone prospettive il 22enne esterno napoletano ha dimostrato personalità, velocità e buona tecnica di base. A centrocampo il primo tempo di Bogliacino ha fatto rimpiangere qualunque altro potenziale sostituto, costringendo anche Gatti e Dalla Bona a giocare male in quanto privi di un importante punto di appoggio e riferimento nel centro del campo. Nella seconda frazione di gioco invece, il centrocampista uruguaiano è tornato ai propri livelli di qualità e sostanza fornendo ottimi palloni giocabili, provando le conclusioni da fuori e inserendosi alla grande meritando un elogio particolare per lazione con cui ha guadagnato il calcio di rigore, viziato peraltro da un impercettibile fallo di mano dello stesso Bogliacino. In attacco ottimo il rientro di Calaiò, abile a liberare i compagni con ottime giocate di alta classe ma anche pratico nel fornire assist come in occasione del tiro di Bucchi o della torre di testa per Dalla Bona per il potenziale 2-1 azzurro. Non altrettanto bravo Bucchi, certamente più in vena rispetto allombra che si è trascinata sul campo per tutto il girone di andata, ma comunque ancora lontano dal proprio potenziale ottimale. Dopo il primo tempo passato a studiarsi senza farsi troppo male, Il Napoli della ripresa ha dimostrato un carattere diverso e una determinazione maggiore, votata alla ricerca della vittoria contro un Genoa attendista e pronto a pungere in contropiede con il temibile Di Vaio. Ed effettivamente è proprio quello che è successo ma le conclusioni dellattaccante romano non sono state degne delle qualità del proprio esecutore. Il Napoli ha dunque fatto la partita producendo un grosso sforzo nel quarto dora centrale della ripresa che ha portato di fatto al gol del vantaggio azzurro. Se tuttavia le occasioni sprecate da Di Vaio hanno fatto venire i brividi a tutti i tifosi di fede azzurra, è anche vero che il gol del pareggio è stato frutto di un qualcosa di evitabile: il fallo di Savini che ha regalato la punizione ad una squadra che può contare su tiratori del calibro di Milanetto e Leon, e per giunta proprio sulla mattonella preferita dellhonduregno; complice anche una barriera che non salta sul tiro a giro, la traiettoria del fantasista ex Reggina non può che trasformarsi nella rete del pareggio al di là di qualsivoglia disquisizione di carattere tecnico, tattico e motivazionale. Se però il Napoli può rammaricarsi di questo, và anche detto che il Genoa ha di che mordersi le mani se al 94 Stellini riesce a cogliere la traversa con un bel colpo di testa a portiere battuto, sulla punizione calciata ancora da Leon. Dunque il pareggio è cosa buona e giusta. Tutti contenti, il presidente Preziosi, cuore napoletano e portafoglio genoano, lo staff azzurro, che conserva limbattibilità e tiene a distanza il Genoa evitando il potenziale sorpasso, i tifosi sugli spalti, gemellati di lungo corso, ma soprattutto la Juventus, sola soletta al primo posto, fresca vincitrice del virtuale titolo di campione di inverno. |
P. |
G. |
V. |
N. |
P. |
F. |
S. |
Marcatori
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1 |
JUVENTUS (-9) | 39 |
21 |
14 |
6 |
1 |
37 |
13 |
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|
2 |
|
37 |
21 |
9 |
10 |
2 |
22 |
13 |
Grava (1) | |
3 |
BOLOGNA | 37 |
21 |
11 |
4 |
6 |
25 |
17 |
Dalla Bona (2) | |
4 |
|
36 |
21 |
9 |
9 |
3 |
24 |
15 |
Calaio' (8) | |
5 |
|
36 |
21 |
10 |
6 |
5 |
34 |
27 |
Cannavaro (1) | |
6 |
|
35 |
21 |
10 |
5 |
6 |
24 |
22 |
De Zerbi (2) | |
7 |
RIMINI | 34 |
21 |
9 |
7 |
5 |
34 |
22 |
Bogliacino (3) | |
8 |
ALBINOLEFFE | 29 |
21 |
5 |
14 |
2 |
19 |
16 |
||
9 |
CESENA | 29 |
21 |
7 |
8 |
6 |
30 |
30 |
||
10 |
|
29 |
21 |
7 |
9 |
5 |
15 |
16 |
||
11 |
BARI | 28 |
21 |
7 |
7 |
7 |
20 |
17 |
||
12 |
|
28 |
21 |
7 |
7 |
7 |
23 |
24 |
||
13 |
FROSINONE | 28 |
21 |
7 |
7 |
7 |
23 |
24 |
||
14 |
TREVISO | 26 |
21 |
6 |
8 |
7 |
25 |
24 |
||
15 |
LECCE | 22 |
21 |
6 |
4 |
11 |
26 |
33 |
||
16 |
|
21 |
21 |
5 |
6 |
10 |
21 |
23 |
||
17 |
|
21 |
21 |
5 |
6 |
10 |
12 |
20 |
||
18 |
SPEZIA | 21 |
21 |
4 |
9 |
8 |
21 |
29 |
||
19 |
|
19 |
21 |
3 |
10 |
8 |
16 |
26 |
||
20 |
|
17 |
21 |
4 |
5 |
12 |
9 |
21 |
||
21 |
PESCARA (-1) | |
21 |
2 |
7 |
12 |
17 |
37 |
||
22 |
|
11 |
21 |
3 |
8 |
10 |
15 |
23 |
Camp.
2006/07 20^ giornata |
Camp.
2006/07 |